QUELLI DELLA NOTTE, 40 ANNI FA…

🎯 Il 29 aprile di quarant’anni fa andava in onda su Rai 2, in seconda serata, la prima puntata del programma “Quelli della notte”.

Ideato e condotto da Renzo Arbore diventò, col passare delle puntate, un programma di culto. 

I più giovani forse non ne hanno mai sentito parlare. Chi è più grandicello sicuramente pensa a quelle belle serate passate alla tv, magari con amici. 

Insieme ad Arbore, tra gli altri, vorrei citare Nino Frassica, Riccardo Pazzaglia, Andy Luotto, Maurizio Farina, Giorgio Bacardi, Massimo Catalano, Roberto D’Agostino, Marisa Laurito e Simona Marchini.

Tutti praticamente lanciati da questa trasmissione. 
Furono 33 puntate, dal lunedì al venerdì, sino al 14 giugno. Nacquero da qui alcuni tormentoni e modi di dire che ancora oggi è facile sentire.

“Lo diceva Neruda che di giorno si suda. Ma la notte no!
Rispondeva Picasso, io di giorno mi scasso. Ma la notte no!”

📌 Poi sarebbe arrivata “Indietro Tutta”, altro capolavoro di Renzo Arbore….

Francesco: la grandezza di un Papa, uomo di Pace. Chi verrà adesso?

Articolo di Moreno D’Angelo

E’ morto Papa Francesco.
Un eccezionale protagonista della storia a cavallo di due millenni. Un Papa che sapeva creare ponti, sempre vicino agli ultimi di tutto il mondo, predicando la grandezza della pace, attaccato dai nuovi pseudo-padroni del mondo violento, egoista, servo del Dio-mammone e della prepotenza.

Ha dato tanto e salvato una Chiesa sempre più in difficoltà, in un Occidente iper secolarizzato.
Ci si aspettava di più per le attese riforme su sacerdozio, suore e sul caso Orlandi. Storica la sua frase sul mondo LGBT+: “Chi sono io per giudicare”.
Una scomparsa che tocca nel profondo l’intera umanità.

Chi verrà adesso?
Speriamo non un conservatore tradizionalista. Il mondo sempre più laico ha bisogno di pace, fratellanza e vera spiritualità.

I semi della pace e del dialogo restano.
Francesco è stato fino all’ultimo incredibilmente attivo e pressante nel suo implorare la Pace, nonostante la malattia.

Tornano i “Genitori”


Martedì la Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso del Ministero dell’Interno contro una sentenza dell’anno scorso, emessa dalla Corte d’Appello di Roma, secondo cui sulla carta d’identità di un minore si poteva anche non utilizzare la dicitura “padre” e “madre” e preferire quella di “genitori”.
Secondo la Cassazione, quindi, l’indicazione di “padre” e “madre” sulla carta d’identità di un o una minore è discriminatoria, perché non rappresenta tutti i tipi di famiglie che esistono oggi e le relazioni al loro interno: per esempio
, le famiglie formate da figli o figlie con due madri o con due padri.
La dicitura “padre” e “madre” era stata reintrodotta nel 2019 da un decreto approvato da Matteo Salvini, che all’epoca era ministro dell’Interno. Il decreto aveva sostituito proprio la dicitura “genitori”, che era in vigore dal 2015, per volontà del governo di centrosinistra di Matteo Renzi.

Il caso finito alla Corte di Cassazione riguardava due madri seguite dai legali delle associazioni Rete Lenford, composta da avvocati esperti sui temi LGBT+, e Famiglie Arcobaleno, la principale associazione di genitori omosessuali in Italia.
Nel 2023 le due donne avevano fatto ricorso alla cosiddetta “Stepchild Adoption”, cioè l’adozione permessa in casi particolari al genitore non biologico: si erano rivolte prima al TAR del Lazio e poi al Tribunale di Roma per avere sulla carta d’identità elettronica del loro figlio la dicitura “genitori”, anziché “padre” e “madre”.
L’idea di Salvini di reintrodurre la dici
tura “padre” e “madre” sostituendola a quella più generica di “genitori” era stata criticata dal Garante della privacy, l’autorità italiana per la protezione dei dati personali, secondo cui una regola del genere avrebbe finito per caratterizzare i soggetti a cui si riferiva la dicitura in maniera errata, dato che due madri o due padri non possono essere considerati “padre” e “madre”.

Siamo diventati cartoni!!!!

Non ho resistito alla “tentazione di massa” e anch’io mi sono fatto la riproduzione in “Ghibli” (effetto dell’intelligenza artificiale di ChatGPT).

Siamo venuti anche abbastanza bene (a parte che io non ho il pizzetto cosi!)….

“Io tifo Napoli”

⚽️ Santiago ha ufficializzato così la sua nuova squadra del cuore, il Napoli.

Abbandonando, dopo un paio di anni, la Juve. Spero di poterlo presto intervistare, per capire i motivi di questa scelta (d’Amore 💙?).

In precedenza Santiago aveva tifato, per brevi periodi, anche per altre squadre: la prima fu il Sassuolo, quindi il Toro, poi lo Spezia, il Venezia, il Palermo, il Manchester City, il Lecce, la Juve e ora il Napoli.

Quale sarà la sua squadra del cuore “definitiva”?