13 novembre 2015. Gli attacchi terroristici a Parigi.
Sono passati 10 anni.
Ci fu anche una vittima italiana: Valeria Solesin.
Una notte di terrore nel cuore d’Europa.
Parigi, 13 novembre 2015. Tre squadre di jihadisti legati all’Isis trasformano la città in un inferno.
Tutto comincia alle 21.16, nei pressi dello Stade de France, con tre esplosioni kamikaze. Pochi minuti dopo, il terrore si sposta nelle vie della movida parigina.
Ma è il Bataclan, storica sala da concerto, a pagare il prezzo più alto. Alle 21.50, un gruppo di terroristi fa irruzione nel locale. Il rullo di batteria degli Eagles of Death Metal si confonde col rumore dei fucili d’assalto.
Il bilancio è devastante: 130 morti, oltre 400 feriti. 90 le vittime solo al Bataclan. Tra queste, anche la giovane italiana Valeria Solesin.
“È un atto di guerra”, dichiarerà poco prima della mezzanotte il presidente François Hollande in un messaggio indirizzato alla nazione.
Dieci anni dopo, Parigi e la Francia ricordano quelle ore drammatiche. Ma la ferita è ancora aperta, e il terrorismo rimane una minaccia.



