Charlie Hebdó, 12.10.23
“Israele taglia l’acqua a Gaza”.
Il terrorista con le mani insanguinate chiede: “fin quando durerà questa barbarie?”
All’asilo di mio figlio Santiago hanno fatto una bella Festa dei Nonni, che si festeggia il 2 ottobre.
Erano invitati tutti i nonni dei 22 bambini della classe di mio figlio: qualcuno, più fortunato, ce li ha tutti e quattro, qualcun altro – come Santiago – ne ha uno solo (Nonno Guido), ma abita lontano. E, quindi, in questo caso, alla festa erano “ammessi” i genitori, al posto dei nonni. Del resto, per l’età, quasi potremmo pure esserlo….
Dalla fantasia delle maestre Elodia e Elena, dopo la canzone dei bambini per i nonni, è nata l’idea di fare una foto in stile-Caraibi. Ci siamo divertiti da matti!
A voi, l’indiscutibile giudizio: stiamo bene con le camicie hawaiane?
Il 19 settembre ho festeggiato 6 anni di lavoro, tra smartworking, ufficio e Covid, a Euronews. Una fase importante della mia vita. Sono diventato quello del Flixbus e quello di Lione.
Qualche amico mi pensa quando vede un Flixbus per strada o quando sente al Tg di qualche casino a Lione (è successo, ma è una città molto tranquilla).
Mi fa piacere. Questo è il potere assoluto dei social (usati per…socializzare, benché a distanza).
Quella che vedete è la prima foto (neppure tanto bella, con le fossette perplesse) che feci il 19 settembre 2017.
Come notate dell’abbigliamento, quel giorno faceva freschino.
Mica come adesso. Cambiamento climatico in appena 6 anni? Può essere.
E tante cose sono cambiate: per esempio, non c’era ancora Santiago…
L’album contiene, per ora, 479 foto e 31 video, che riguarderò volentieri, con piacevole nostalgia, quando sarò alla casa di riposo
Mi ha colpito come una frustata, la notizia che una bambina di 5 anni (la stessa età di mio figlio), Laura, ha perso la sua giovane vita a causa di un pezzo d’aereo finito sull’auto dei suoi genitori.
Siamo forse in guerra? No.
Siamo in tempo di pace.
E, in tempo di pace, trovo sia inaudito dover subire una tragedia immagine per uno spettacolo inutile: un’esibizione della Frecce Tricolori.
Lo sapete: è avvenuto all’aeroporto di Caselle, Torino, dopo che un’aereo militare è precipitato al suolo, con il pilota che è riuscito a gettarsi con il paracadute, uscendo illeso – almeno lui – dall’incidente.
Niente da fare, invece, per Laura.
Ferite e ustioni per il fratello di 12 anni, per la mamma e il papà.
“Colpevoli” solo di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Su una strada pubblica, in pieno giorno.
Abolire le Frecce Tricolori? Lo spero vivamente. Non ho mai avuto simpatia per questo inutile spreco di denaro, carburante e…aria sana (non inquinano, forse?), giusto per dipingere tre strisce rossobiancoverde nel cielo, inspiegabile simulacro di un insano orgoglio nazionale.
Abolire le Frecce Tricolori e tutte le esibizioni aeree? Magari, lo spero vivamente.
Ma non accadrà. Basta vedere in quanti hanno giustificato l’incidente, definendolo una tragica fatalità.
Gente a cui viene la pelle d’oca a vedere le Frecce Tricolori. Mah…
“Poteva succedere anche con un aereo civile”, hanno scritto in tanti.
Vero, ma questo non era un aereo civile, che fa il suo lavoro. Questa era solo una stupida esibizione.
“Se cominciamo a vietare tutte le cose rischiose, non viviamo più”, dicono i tifosi delle Frecce Tricolori, sentendo la notizia al tg comodamente seduti sul divano.
Eh certo. Tanto Laura non era figlia loro.
Non si è ancora spenta del tutto, ma si sta per fortuna leggermente affievolendo la baraonda di blablabla che ha circondato il libro del generale Vannacci.
Io non l’ho letto, non lo voglio leggere e non lo leggerò mai. Non mi interessa e non voglio donare 18 o 19 euro al generale che, con i peggiori luoghi comuni del mondo, ha “infinocchiato” mezza Italia, convinta di aver trovato un paladino della giustizia…in tuta mimetica.
Non ho letto il libro, ma sono usciti talmente tanti “stralci”, che è stato impossibile non leggere, che è come se lo avessi letto.
La cosa migliore dell’opera di Vannacci, diciamo la verità, è il titolo: “Il mondo al contrario”, con la bella intuizione grafica di scrivere “contrario”…al contrario: “oirartnoc”.
Ha individuato una frase-chiave che viene ripetuta molto spesso, al bar o sui social (ormai c’è più gente sui social che al bar..). quando qualcosa non va per il verso giusto: e in Italia, sono tante le cose che non vanno per il verso giusto.
Il resto del libro di Vannacci è, raccontano i dettratori, un guazzabuglio di idee degne dei peggiori bar di Caracas (a proposito di bar!), ma scritti – in un italiano traballante – da un generale dell’Esercito italiano, comandante pluridecorato della Folgore e varie ed eventuali da guerrafondaio.
Due pietre miliari del Vannacci-pensiero: “I gay non sono normali” e “Anche se Paola Egonu è italiana, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”.
Devo continuare?
Non mi meraviglia, tuttavia, che delle idee così troglodite e becere abbiano fatto breccia in una parte (ampia) della società italiana (oltre 25.00 copie vendute, 400.000 euro per il generalissimo, attirando anche “proposte elettorale” per le Europee 2024), che ha eletto l’oracolo in grigioverde come proprio nuovo idolo.
E’ il “mondo al contrario” di chi, dal Covid in poi, è diventato un “guerrigliero delle opionioni” e contesta ogni decisione della società civile: dal lockdown all’obbligo vaccinale, dal tifo per Putin contro l’Ucraina e contro la Nato, fino alla “battaglia” scritta (per fortuna incruenta) di Vannacci contro gli omosessuali, gli italiani di “seconda generazioni”, gli ambientalisti “estremi”, le case “green”, chi più ne ha più ne metta, e tutto ciò che considera politicamente corretto.
Il diritto all’opinione personale? Certo.
Qualcuna di queste idee – ad esempio, sulla gestione sociale del Covid – si può senz’altro condividere, ma il modo – grottesco, volgare, umiliante, insultante – con il quale un generale dell’Esercito italiano ha espresso le proprie opinioni, dimostra che anche il suo è decisamente un “mondo al contrario”.
Da oggi è disponibile addirittura l’edizione di lusso del “Bradipo”!
A dire il vero, è molto di più: un vero e proprio cofanetto in un libro solo!
La nuova ristampa prevede, infatti, una super accoppiata in un colpo solo: i due libri gialli scritti a quattro mani da me e da Gualtiero Papurello, con protagonista lo spiegazzato ex poliziotto italo-francese Alphonse Ferreri. Prima indaga sulla misteriosa morte dei “Pesci Grossi”, poi si mette addirittura a caccia di Putin…..
Come andrà a finire? Basta leggere il libro.
Questo, però. Non il “libraccio” del generale Vannacci….
PS: Grazie alla nostra casa editrice “Atene del Canavese” e grazie alla nostra mitica agente Loredana Cella.
PS: Ovviamente, le unghie con lo smalto blu cobalto non sono le mie…
Forza Carletto!
Digliene 4, Lassù..
Rip.
P.s. Sfatiamo il mito dell’eterna simpatia: mi è capitato di intervistare parecchie volte Carletto Mazzone. Simpaticissimo quando vinceva, scazzatissimo quando perdeva.
Molto umano, anche in questo.
E il fatto che gli abbiano voluto bene ovunque sia stato (non solo nella sua Roma, ma penso ad esempio ad Ascoli, Catanzaro, Bologna, Brescia…) e i campioni che ha avuto in squadra (Totti, Baggio, Guardiola…) la dice lunga sullo spessore umano di Carletto Mazzone.