Per tutta l’estate, baciata in fronte da un sole strepitoso (ma non tremendo come l’anno scorso), i telegiornali italiani ci hanno bombardato di ottimismo turistico: tra maggio e agosto 2016, l’Italia è stata letteralmente “invasa” di turisti, con percentuali in rialzo già dall’inizio della stagione estiva. Da un lato, è il segnale di una seppur lenta ripresa economica, evidenziata soprattutto dal maggior movimento di turismo interno (+10%, secondo i dati post-Ferragosto), vale a dire che gli italiani che hanno scelto località turistiche del Bel Paese per trascorrervi un periodo di vacanza (anche se in molti casi, si tratta di famiglie intere che dal Nord Italia tornano nei luoghi d’origine al Sud). Dall’altro lato, è sacrosanto segnalare il fatto che l’afflusso turistico in Italia, almeno per questa estate, è stato favorito dalla situazione internazionale: località un tempo molto ambite come l’Egitto (per il suo Mar Rosso), il Marocco, la Tunisia, la stessa Turchia e persino la Costa Azzurra hanno subito un drastico crollo di presenze italiane ed occidentali, a causa della paura del terrorismo o dell’instabilità politica in quelle zone del mondo, comunque vicine all’Italia. Ecco, quindi, il desiderio e la necessità di restare vicino casa: in Italia o, al massimo, in Spagna e in Grecia. Più di venti milioni di italiani, di fatto, sono rimasti in patria. Detto questo, gli albergatori di casa nostra non possono che essere soddisfatti dell’andamento della stagione estiva, con un agosto da tutto esaurito praticamente ovunque.
Per quanto riguarda gli addetti ai lavori, il 68% dei tour operator ha ammesso un aumento del proprio traffico di pacchetti turistici venduti per l’Italia, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Le mete più gettonate sono sempre le stesse: la Liguria (98% di riempimento nelle province di Genova e La Spezia, qualcosa in meno in provincia di Imperia: boom di austriaci e tedeschi, ma soprattutto olandesi), la Puglia (il Salento, in particolare: mare, ma anche borghi come Otranto), la Sicilia, la Toscana e, naturalmente, la Sardegna. L’isola, penalizzata negli ultimi anni da prezzi esorbitanti per i traghetti dalla terra ferma, ha beneficiato quest’anno dei notevoli sconti applicati almeno ai residenti e agli “indigeni” (chi ha origini sarde, pur non vivendoci stabilmente), mentre le tariffe rimangono ancora quasi proibitive per i “forestieri”. La Romagna si conferma un “evergreen”, con un aumento delle presenze del 2,5% in più rispetto all’anno scorso, come fa notare Federalberghi Emilia-Romagna, che tiene conto anche dell’exploit dei campeggi, che sembrano davvero tornati di gran moda. A Ferragosto, Rimini segnalava un 99% delle camere d’albergo occupate. Leggero calo, viceversa, per altre due storiche località, come Cattolica e Riccione. Bene anche il Veneto, con il fiore all’occhiello della sua località più famosa, Jesolo. Sempre un grande boom anche per le città d’arte (Roma, Firenze, Venezia, ma anche Torino, Milano e Napoli), con una clamorosa impennata dell’Umbria, il trionfo per gli amanti del verde e della fotosintesi clorofilliana, ma anche con deliziose cittadine cariche di storia come Gubbio, Spoleto, Todi e Assisi.
Secondo i dati di Federturismo di Confindustria, riportati dal Sole24Ore, la media della presenza degli stranieri sul nostro territorio è stata quest’anno di otto giorni, prevalentemente in albergo, con una spesa media di 800 euro a persona. Traffico molto intenso nelle stazioni ferroviarie, dove 25 milioni di persone hanno viaggiato ad alta velocità con Frecciarossa e Italo, e negli aeroporti, con gli scali milanesi di Linate e Malpensa che hanno ospitato durante i mesi estivi oltre 8 milioni di passeggeri.
Il luogo più visitato in Italia rimane decisamente il Colosseo, con 5 milioni e 625 mila turisti, che ne fanno (insieme al Vaticano, fonte travelandleisure.com) unodei venti luoghi più visitati al mondo, ogni anno. Dopo il Colosseo, in Italia, i posti più visitati sono le rovine di Pompei e il museo degli Uffizi a Firenze. Non solo mare, quindi. L’Italia è bella in ogni stagione. A patto di conservarla bella.
