Complice il mio status di influenzato, ho visto su Netflix il film “Era ora”, con Edoardo Leo e Barbara Ronchi come protagonisti.
Un film sul tempo che scorre, che nemmeno te ne accorgi. A tal punto, che dopo la festa di compleanno dei suoi 40 anni, ogni giorno per Dante è di nuovo…il compleanno. E in 10 giorni invecchia di 10 anni….
In realtà non è proprio cosi. Gli altri 364 giorni di ogni anno li vive, ma sembra non viverli, sicuramente non li ricorda, dimenticando e confondendo cose e persone, complicando tutto: dalla famiglia al lavoro. A quel punto, bisogna fare qualcosa per…non perdere altro tempo.
Il tema “tempo da dedicare ai propri cari” è delicato: in una scena del film, la bimba del protagonista dice finalmente “papà”, ma è soltanto all’8°posto tra le parole già dette, persino dopo “cacca”. Al padre deluso, la mamma spiega: “Del resto tua figlia vede più spesso la cacca del papà”….
Remake di un film australiano, “Era ora” è davvero bello e commovente, persino da lacrimoni. Ma si ride pure. Edoardo Leo si conferma un grande, sottovalutatissimo dalla critica.